Tutto tranquillo in Paradiso.
Lo Spirito Santo aleggia sulle anime dei salvati, quando ad un tratto due rapidi colpi di fucile mettono fine per sempre al suo volo.
Dopo una rapida ricerca trovano San Giuseppe con la doppietta ancora fumante in mano.
Al processo San Pietro gli chiede: "Ma perchè lo hai fatto?".
"Delitto d'onore, fu!".
Un tizio assai appassionato di tennis ha un apparizione nel sonno. E' San Pietro, al quale chiede: "San Pietro, ti prego, lo so che ti sembrerà esagerato, ma dimmi se in Cielo esistono i campi da tennis, non posso dormire senza sapere se quando verrà il mio giorno potrò ancora giocare".
E San Pietro: "Veramente non saprei dirti, l'addetto allo sport è San Tommaso, ma voglio aiutarti, andrò a chiederglielo e poi ti riapparirò in sogno".
Passano alcuni giorni e San Pietro riappare in sogno:
"Ho buone notizie per te. In Cielo esistono i migliori campi da tennis che tu abbia mai potuto immaginare, in erba, in terra, in cemento. Spogliatoi eccellenti, tutto gratis".
"Grazie San Pietro, grazie".
Ma San Pietro aggiunge:
"C'è anche una brutta notizia... ".
"Cioè? ".
"C'è un campo prenotato per te per domani".
Tre donne arrivano in Paradiso e San Pietro dice loro: "Quante di voi hanno tradito il marito? Chi l'ha tradito alzi la mano".
Allora due donne alzano la mano.
San Pietro dice: "Tutte e tre in purgatorio, anche la sorda!".
Un marito morì ed andò in cielo.
Quando raggiunse i cancelli del Paradiso, San Pietro lo informò: "Per ogni volta che lei ha tradito sua moglie, riceverà cinque punture".
Così il marito ricevette la sua prima punizione (cinque punture) e poi chiese: "Posso aspettare un po' prima di entrare? Sapete, mia moglie è morta circa un anno fa, e preferirei che lei non vedesse i miei segni, vorrei farmi vedere da lei solo quando saranno spariti".
San Pietro sorride: "Non si preoccupi per sua moglie.
E' ancora sotto la macchina da cucire!".
Un uomo sul punto di morte si rivolge alla moglie: "Cara ricorda che se mi tradirai io mi rigiro nella tomba".
"No caro non ti preoccupare, ti sarò sempre fedele".
E l'uomo muore e va in paradiso. Dopo un po' di tempo muore anche la moglie che desiderosa di ritrovare il marito si presenta da San Pietro: "Mi scusi Pietro sto cercando mio marito Mario".
"Sia più precisa.
Sa qui di Mario ce ne sono moltissimi".
"Sì, era alto, biondo, prestante".
"Ma non ha qualche indicazione in più".
"E' arrivato qui circa un anno fa".
"Non basta. Non può dire qualcosa in più? "Sul punto di morte mi ha detto che se lo tradivo si sarebbe rigirato nella tomba".
"Ah adesso ho capito.
E' laggiù in fondo.
Qui lo chiamano 'trottola'".
Un senegalese che si è sempre comportato bene in vita muore e finisce in Paradiso.
Gli viene data una nuvoletta e gli viene spiegato che può pregare 24 ore al dì.
Dopo un mese va da San Pietro: "Insomma, mi annoio.
Non è possibile visitare l'inferno?".
E San Pietro: "Certo! Ai beati è concesso tutto".
Il senegalese scende all'inferno e oltre al fuoco e ai dannati vede anche tre belle ragazze di colore nude con cui si trastulla per ore.
Finito il viaggio il senegalese torna da San Pietro e gli dice: "Capisco il Paradiso, ma l'Inferno mi sembra più divertente. Non è possibile fare lo scambio?".
San Pietro gli risponde: "E' possibile, ma pensaci bene, perchè non è consentito poi tornare indietro".
Il senegalese però insiste e viene quindi spedito definitivamente all'Inferno.
Ma qui giunto trova Lucifero che, spietato, lo frusta e lo ricopre di lava bollente.
Il senegalese protesta: "Ma come ieri non era così!".
E Lucifero: "Lo so, ma ieri eri un turista e oggi invece sei un immigrato extracomunitario!".
In Paradiso.
"Per Dio, per la Madonna".
"Ma chi si permette di bestemmiare in Paradiso?".
"Ma sono il postino!".
Muore una donna che ha tradito spesso il marito e finisce, malgrado tutto, in Paradiso dove le viene assegnata una piccola nuvoletta.
Qualche mese dopo il marito, malgrado tutto innamoratissimo della moglie, per il dolore muore anche lui e finisce in Paradiso e come prima cosa va a trovare la moglie nella sua nuvoletta.
Ma appena entra la trova fra le braccia di un angioletto e lei non può far altro che esclamare: "Terra, mio marito!".
Una giovane coppia viene assassinata pochi giorni prima di sposarsi.
I due finiscono in Paradiso, ma sono infelici perchè non hanno potuto coronare il loro sogno d'amore.
Chiedono pertanto a Dio la possibilità di sposarsi.
Dio fa loro presente che si tratta di una strana richiesta, ma dietro loro forte insistenza accetta, ma a patto che ritornino dopo 5 anni.
Dopo 5 anni si ripresentano a Dio, rifanno la loro richiesta di sposalizio, ma Dio ripete loro: "Mi dispiace, ma dovete tornare fra altri 5 anni".
Così fanno e questa volta, passati altri 5 anni, si ripresentano a Dio e questi, convocato un prete, fa celebrare le tanto agognate nozze.
Dopo qualche mese, però, i due sposini si ripresentano a Dio confessando di non andare molto d'accordo e di volere quindi procedere al divorzio.
E Dio un po' scocciato dice loro: "Sentite! Ci ho messo 10 anni a trovare qui in Paradiso un prete per sposarvi; quanto credete che ci vorrà per trovare un avvocato?".
Tre uomini sono in fila per entrare in paradiso.
Il primo racconta la sua storia.
"Per lungo tempo ho sospettato che mia moglie mi tradisse, così oggi sono tornato a casa prima per coglierla sul fatto.
Appena sono entrato nel mio appartamento al venticinquesimo piano ho subito percepito che c'era qualcosa che non andava.. Ma ho cercato dappertutto e non sono riuscito a trovare il tipo. Finalmente esco sul balcone ed eccolo lì, appeso al balcone, a 25 piani dal marciapiede.
A questo punto ero incazzato come una bestia, e comincio a dargli calci, ma lui niente, non cade. Così piglio un martello e comincio a martellargli le dita e così finalmente cade giù. Ma dopo una caduta di 25 piani, atterra su una siepe, è intontito ma non è morto.
Non riesco a resistere, vado in cucina, prendo il frigorifero e glielo lancio addosso, uccidendolo sul colpo.
Ma a causa della rabbia mi sono beccato un infarto, morendo lì, sul balcone".
"Sembra proprio che tu abbia avuto una morte terribile" - dice San Pietro, ed ammette l'uomo in paradiso.
Arriva il turno del secondo uomo che comincia: "E' stato un giorno molto strano. Vede, io abito al ventiseiesimo piano del mio palazzo, ed ogni mattina faccio ginnastica sul mio balcone. Stamattina devo essere scivolato su qualcosa, mi sono sbilanciato e sono cascato oltre la ringhiera.
Per fortuna però sono riuscito ad aggrapparmi alla ringhiera del balcone dell'appartamento sotto al mio. Ad un tratto esce fuori questo tipo sul balcone.
Io ho pensato di essere salvo finalmente, ma questo comincia a picchiarmi ed a darmi calci.
Mi sono tenuto con tutte le mie forze fino a quando il tipo non è rientrato nell'appartamento a prendere un martello con il quale ha cominciato a martellarmi le dita.
A questo punto ho mollato, ma ho avuto di nuovo fortuna, cadendo in una siepe dopo un volo del genere. Ero intontito, ma per il resto tutto a posto.
Quando cominciavo a pensare che tutto sarebbe andato per il meglio e mi sarei ripreso ecco che arriva questo frigorifero dal cielo e mi schiaccia sul posto, ed eccomi qui...".
Ancora una volta San Pietro deve ammettere che si tratta di una morte parecchio terribile.
Il terzo uomo arriva davanti a San Pietro, che gli chiede la sua storia.
Il terzo uomo comincia: "Si immagini questo... Sono lì, nudo e nascosto dentro un frigorifero...".
Un vecchietto che soffre molto il freddo muore e va in Paradiso. Qui trova S. Pietro e gli dice: "Io soffro molto il freddo, spero di non sentire freddo qui...".
"Ma no! Non ci sono problemi! In Paradiso starai benissimo".
Il giorno dopo ritorna da S. Pietro tutto tremante: "Brrr! N-n-non è possibile! Qui fa troppo freddo! Fammi andare in Purgatorio".
San Pietro protesta, ma alla fine lo accontenta.
Ma il giorno dopo S. Pietro se lo vede arrivare di nuovo: "Brrr! Che freddo! In Purgatorio ci sono anime tormentate in continuo movimento: circola un sacco di aria fresca! Fammi andare all'Inferno".
S. Pietro protesta ancora, ma alla fine lo accontenta.
Alcuni giorni dopo S. Pietro è preso dal rimorso e scende all'Inferno.
Appena entrato cerca il vecchietto nell'oscurità rotta solo dalle fiamme che circondano le anime, in mezzo alle urla dei dannati e gli sghignazzi dei diavoli. Guarda in giro e dopo un po' sente una voce lontana che grida verso di lui.
E' la voce del vecchietto che urla: "LA PORTAAAA!!!"
E' il giorno del Giudizio Universale.
Moana si ritrova insieme ad altre due famose pornostar davanti a San Pietro.
Il Santo interpella prima Ramba: "Ramba, lo sai che hai molto peccato in vita tua?". "Sì!".
Sei pentita di quello che hai fatto?".
"Sì!".
"Bene, eccoti le chiavi del Paradiso! Vai figliuola!".
Dopo si rivolge all'altra: "Cicciolina, lo sai che hai molto peccato in vita tua?".
"Sì!".
"Sei pentita di tutto ciò che hai fatto?".
"Sì!".
"Tieni, eccoti le chiavi del Paradiso! Vai in pace!".
Tocca poi a Moana: "Moana, sai che in vita tua hai peccato più delle altre?".
"Sì!".
"Sei pentita?". "No!".
E San Pietro: "Tieni, eccoti le chiavi di casa mia! Vai che poi ti raggiungo..."
Un tizio muore e va all'inferno.
Giunto al cospetto del diavolo dice: "Diavolo, ti propongo una scommessa: se vinco mi rimandi su per una decina d'anni".
Il diavolo accetta e l'omino tira una scoreggia dicendo: "Rincorrila!".
Il diavolo è colto di sorpresa e il nostro amico ritorna sulla terra per dieci anni.
Durante questo periodo il diavolo si allena, e 10 anni dopo, pronto nuovamente alla scommessa, si trova il tizio che gli ripropone un'altra scommessa.
Il diavolo accetta; l'omino scoreggia e grida: "Pitturala!!".
E' proprio il caso di dire che il diavolo rimane di merda ed è costretto a pagare di nuovo la scommessa.
Passano altri 10 anni nei quali il diavolo si allena nel rincorrere e pitturare le scoregge.
Dieci anni dopo il nostro amico si presenta al diavolo, sicuro di non essere più fregato, con una tavoletta di legno nella quale sono stati praticati tre fori.
Si rinnova la scommessa: la posta in palio questa volta è però l'ascesa al Paradiso.
L'omino si mette la tavola sotto il sedere e tira una scoreggia, con il diavolo che aveva già in mano i pennelli.
"Da che buco è uscita?".
Il diavolo non crede alla semplicità della domanda e, dopo aver annusato la tavoletta, sentenzia trionfalmente: "Da quello di destra!!". E l'omino: "No, idiota, dal mio buco del culo!!".
Un tizio muore e va all'Inferno.
Qui il diavolo gli spiega che secondo nuove disposizioni un po' più democratiche la punizione cambia ogni mille anni ed è possibile per i dannati scegliere la punizione.
In base alla sua vita terrena al tizio sono state riservate tre possibili punizioni.
Pertanto il diavolo lo conduce per i meandri dell'Inferno per esaminare le tre possibilità.
Nella prima stanza in cui viene condotto vede un dannato frustato a sangue.
Ma al tizio la punizione non piace e chiede di vedere la seconda punizione.
Viene condotto in un'altra stanza dove un tizio viene bruciato sul fuoco.
Ma anche questa punizione non piace al tizio che chiede di vedere la terza possibilità.
Allora viene condotto in una stanza dove un tizio è incatenato al muro e una donna bella e molto sexy gli sta facendo un bocchino.
Naturalmente il tizio accetta subito questa possibilità. Il diavolo allora si avvicina alla donna dandole un colpetto sulle spalle e le dice: "Ok, ora ti puoi fermare... sei stata rilevata!"
Un prete ed un tassista romano muoiono quasi contemporaneamente e si presentano quindi insieme ai cancelli del Paradiso.
San Pietro chiede al primo, il tassista: "Chi sei?".
Il tassista si presenta e San Pietro guarda nel suo librone e quindi: "Bene, entra pure, ti è stata riservata la camera nel nostro albergo: è nell'attico, con vista su tutti i beati e le bellezze dell'Universo".
Il tassista ringrazia ed entra.
E' il turno del prete che si presenta a San Pietro.
Questi controlla il suo registrone e quindi gli dice: "Bene, entra. Ti è stato riservato un letto nella camerata multipla; sarete in dieci, ma non c'è altro posto".
Il prete però ha qualcosa da ridire: "Ma come, al tassista camera singola nell'attico e a me una camerata! Ma non c'è più religione! Come è possibile?".
E San Pietro: "Guardi che qui guardiamo ai risultati.
Mentre tu preghi, la gente dorme; invece mentre il tassista guida, la gente prega!".
Un uomo si presenta a S. Pietro alle porte del Paradiso.
Questi gli dice: "Dunque... vedo che hai condotto una vita senza infamia e senza lode... ma non vedo atti di bontà tali da assicurarti l'entrata in Paradiso...".
"Veramente ho salvato una donna dall'essere scippata. C'erano due giovinastri e io li ho affrontati dicendo loro 'Perchè ve la prendete con una donna... stronzi... provate con uno grande e grosso come voi...' e così la donna è potuta fuggire...".
San Pietro è perplesso: "Strano... ma non vedo questo avvenimento scritto nel libro della tua vita... quando sarebbe accaduto?".
"Circa 5 minuti fa!".
Due tipi muoiono e si presentano da San Pietro che li esamina. Chiede al primo: "Tu come sei stato in vita?".
E lui: "Mai fatto grossi peccati, mai tradito mia moglie...".
"Bene, bene, lo sapevo e siccome sei sincero eccoti la Ferrari, puoi correre per le strade del Paradiso come vuoi".
Chiede quindi al secondo: "E tu?".
"Beh, io qualche peccatuccio l'ho fatto, tradivo spesso col pensiero mia moglie, ma grossi peccati non ne ho fatti...".
"Anche tu sei sincero, ma visto che in vita sei stato cattivello, ti prendi quella 500 e cerca di non superare i 100 kmh".
Passati alcuni giorni il secondo vede il primo uomo che piange disperato accanto alla sua Ferrari: "Ma che hai da piangere?".
"Pensa, poco fa ho visto mia moglie con un motorino che veniva multata perchè aveva superato i 30..."
La temperatura del Paradiso può essere computata piuttosto accuratamente.
Il nostro riferimento è Isaia, 30:26, "Inoltre, la luce della Luna sarà come la luce del Sole e la luce del Sole sarà sette volte tanto quanto la luce di sette giorni".
Di conseguenza, il Paradiso riceve dalla Luna tanta radiazione quanta noi ne riceviamo dal Sole, e in più 7*7 (49) volte quanta la Terra ne riceve dal Sole, ovvero 50 volte in tutto.
La luce che riceviamo dalla Luna è 1/10.000 della luce che riceviamo dal Sole, sicchè la possiamo ignorare... La radiazione che ricade sul Paradiso lo scalderà fino al punto in cui il calore disperso dalla radiazione sarà appena uguale al calore ricevuto dalla radiazione; nell'es. il Paradiso disperde 50 volte il calore disperso dalla Terra per radiazione.
Usando la legge di Stefan-Boltzmann per la radiazione, (H/E)^4 = 50, dove E è la temperatura assoluta della Terra (-300K), si ricava H = 798K (525C). La temperatura esatta dell'Inferno non può essere computata... [Tuttavia] Le Rivelazioni, 21:8, dicono: "Ma il terribile e l'incredibile... avranno la loro parte nel lago ardente di fuoco e zolfo".
Un lago di zolfo fuso significa che la sua temperatura deve essere a o sotto il punto di ebollizione, 444.6C.
Abbiamo allora che il Paradiso, a 525C, è più caldo dell'Inferno, a 445C. (Da "Ottica Applicata", vol. 11, A14, 1972)