Una nuova interessante ricerca, svolta dai ricercatori della University of California, ad Irvine, negli Stati Uniti, ha dimostrato che il patrimonio genetico può influenzare l'abilità alla guida di un automobile.
Serve a poco dirlo ma la notizia, in breve, ha fatto il giro del mondo, diffondendosi nei più importanti social network e venendo riportata anche sul sito di Motor Authority. Non sono mancate le ovvie critiche, soprattutto dopo la pubblicazione della ricerca nella nota rivista scientifica Cerebral Cortex.
Steven Cramer è l'autore dello studio, un professore associato di neurologia. Il lavoro si è svolto prendendo in esame diversi patrimoni genetici. Dalla ricerca è venuto fuori che la "cattiva guida" è causata da una limitata efficienza di una proteina chiamata BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor).
Il compito di questa proteina è quello di ottimizzare l'attività delle cellule cerebrali, attivandosi all'interno del nostro cervello e permettendo al corpo di rispondere in maniera adeguata quando si è impegnati in una specifica attività. In chi guida male, pare che la BDNF stimoli una porzione più piccola del cervello. Niente più scuse, quindi, per chi non se la cava bene con frizione ed acceleratore!