Il paese immaginario di Lilliput, descritto nella prima parte del libro I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift esiste e si trova in Cina. Ovviamente non si tratta di una vera e propria città, ma di una sorta di parco tematico creato e gestito interamente da un gruppo di cinesi nani che ora risiede poco distante da Kunming, capoluogo della provincia dello Yunnan: in una comunità montana situata nel sud del Paese.
Tutte le persone di bassa statura, affette da nanismo, possono ottenere la residenza nel villaggio a condizione accettino di lavorare nel parco, indossando peraltro abiti fiabeschi. La comunità, autosufficiente in tutto, dispone di una centrale dei vigili del fuoco, della polizia, di un commando dei vigili urbani e di ospedali: tutti rigorosamente in formato ridotto.
In tanti al di fuori dalla comunità hanno gridato allo scandalo: in questa città per alcuni si violano i diritti umani, trasformando i portatori di handicap in veri e propri fenomeni da baraccone. Diversamente la pensano però i diretti interessati che hanno scelto di creare quella che noi chiamiamo Lilliput per un semplice motivo economico: in un momento di crisi come quello che si sta attraversando ora aver dato vita ad un parco tematico di questo genere offre ottime prospettive di guadagno.