Si chiama Christopher Sands, ha 25 anni, vive a Timberland, Lincolnshire (Inghilterra) e vanta un primato che poche persone al mondo vorrebbero possedere. Negli ultimi due anni, dal febbraio del 2007, ha avuto il singhiozzo oltre 10 milioni di volte, una volta ogni due secondi. Sand, affetto da una vera e propria malattia, si è sottoposto a diversi trattamenti. Inizialmente ha chiesto aiuto agli amici, che gli hanno prima consigliato di bere acqua (e lo ha fatto in tutti i modi possibili ed immaginabili) e poi sottoposto a “traumi da spavento”. I risultati sperati non sono tuttavia arrivati. Sands si è rivolto a questo punto a specialisti del settore, finendo persino per effettuare una seduta di ipnosi all’interno di una camera iperbarica. Neppure questi trattamenti hanno risolto il problema del giovane inglese.
Christopher, che a causa della sua malattia ha visto andare a pezzi la propria carriera da cantante rock, ha deciso ora di affidarsi ai medici del Queen Medical Centre di Nottingham che ritengono di poterlo guarire con un innovativo intervento chirurgico alla valvola dello stomaco, responsabile a loro dire del bruciore di stomaco e del singhiozzo cronico. “Voglio indietro la mia vita - ha detto Sands -. Adesso sono in grado di mangiare, dormire e socializzare poco. Ma non riesco a lavorare ed è quasi impossibile per me fare musica”. Vivere così, insomma, non è affatto semplice. “È faticoso - ha aggiunto - ho provato di tutto, ho bevuto acqua in un centinaio di modi diversi, ho fatto yoga, sono stato da un ipnoterapeuta, insomma ho provato ogni trattamento possibile”.
Ora sia Christopher che i suoi amici più cari sperano l’intervento possa essere una cura definitiva ma anche non lo fosse, spiega uno di loro, Teyen Widdicombe, confidiamo nel fatto che “la frequenza dei singhiozzi si abbassi o fermarsi per qualche ora al giorno: solo così Chris potrà almeno riuscire a dormire un po’”.
Nonostante Sands stia vivendo una vita da incubo non risulta esser comunque l’unico ad avere questo spiacevolissimo problema. Peggio di lui se la passa Charles Osborne, un cittadino americano che soffre di singhiozzo cronico da ormai 68 anni.